Commentario abbreviato:1Re 21:2517 Versetti 17-29 Il beato Paolo si lamenta di essere stato venduto al peccato, in Rom 7:14, come un povero prigioniero contro la sua volontà; ma Acab era consenziente, si è venduto al peccato; per scelta, come atto e azione propria, ha amato il dominio del peccato. Izebel, sua moglie, lo incitava alla malvagità. Acab viene rimproverato e il suo peccato gli viene messo davanti agli occhi da Elia. È molto miserabile la condizione di quell'uomo che ha fatto della parola di Dio un suo nemico; e molto disperata quella di chi considera i ministri di quella parola suoi nemici, perché gli dicono la verità. Acab indossò l'abito e la veste di penitente, ma il suo cuore era intatto e immutato. Il pentimento di Acab era solo quello che poteva essere visto dagli uomini, era solo esteriore. Questo incoraggia tutti coloro che si pentono veramente e che credono sinceramente al Santo Vangelo: se un finto penitente parziale andrà a casa sua ripreso, senza dubbio un sincero penitente credente andrà a casa sua giustificato. Riferimenti incrociati:1Re 21:251Re 21:20; 16:30-33; 2Re 23:25 Dimensione testo: |